BRUNO CARDINI

Libera_mente

Guerra per finta e morti veri

Perchè dico guerra per finta? perchè pare che nella guerra in atto in Ukraina non ci sia una logica militare e non ci sia obiettivo di vittoria.
Clausewitz diceva che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, allora cominciamo a riflettere sulla NATO. Qual'è la politica che questi perseguivano con l'accerchiamento e il soffocamento della Russia?
Realisticamente non può esser emesso come obiettivo la sconfitta militare della Russia, seppure povera la Russia è ancora miltarmente troppo poltente, anzi è più potente di tutto l'occidente messo assieme; allora mi viene il sospetto che l'obiettivo fosse proprio portare la Russia alla guerra. La Russia in guerra dovrebbe impegnare buona parte del suo PIL a sostenere la guerra stessa; poi una guerra comporterebbe due cose complementari: da un lato il crescere di un dissenso interno, dall'altro l'aumento della repressione che farebbe crescere il dissenso.
Quindi a lungo termine l'obiettivo della NATO sarebbe la dissoluzione della Russia in uan serie di microstati e piccoli dittatori.
Se questo è il pensiero strategico della NATO credo che si sbaglino.
E Veniamo alla Russia; o meglio al gruppo dirigente che fa capo a Putin.
Personalmente non credo siano dei pazzi o che abbiano sottovalutato l'Ukraina e l'occidente.
Putin (intendendo con questo non il singolo, ma il gruppo politico militare che dirige la Russia, viene fuori da alcune esperienze non considerate dai media occidentali:
- L'esperienza del Caucaso dove il secessionismo non è stato sconfitto, ma semplicemente distrutto spianando le città. Questa esperienza però, da un lato era tutta interna alla Russia, dall'altro aveva una profonda ragion d'essere: di lì passava il gasodotto che poi attraversava la Turchia e arrivava in Italia Meridionale. Non poteva essere messo in pericolo.
- L'esperienza della Siria, dove la presenza russa è forte sia militarmente che politicamente. La base di Lanaka ospita gli aerei da guerra pià avanzati al mondo. Questi non sono mai stati usati ne' contro i cosiddetti ribelli, ne' contro Israele che periodicamente bombarda la Sira. La potenza militare della Siria rinforzata dai russi permetterebbe di chiudere in due settimane una guerra che si trascina da 10 anni. Perchè non lo si fa? Perchè l'emergenza guerra è diventata uno strumento di governo. Premesso che nessuno può sconfiggere l'avevrsario come fu fatto con la Germania e il Giappone lo stato di guerra permette di mantenere una forma di governo che supera i limiti della democrazia e del consenso dell''opinione pubblica sia interna che internazionale. A mio avviso la guerra contro l'Ukraina non è finalizzata alla sconfitta dell'Ukraina, ma a mantenere uno sttao di guerra per molti mesi, se non per anni.

E veniamo alla guerra stessa

Sembra condotta, da parte della Russia, con scarsa logica militare. Se fossi un generale e dovesi conquistare, ad esempio, la mia città (Verona) farei un attacco con 50 paracadutisti alla centrale idroelettrica di Specchieri e con 5 elicotteri alla centrale termoelettrica di Valeggio sul Mincio, indifese e indifendibili. In mezza giornata avrei il controlllo del 60% dell'energia elettrica; e senza distruggere gli impianti che possono essere riattivati. Poi, se la città non si arrendesse con 3 (dico tre) missili farei saltare le centrali elettriche del Saval, del Basso Acquar e delle Golosine. IN 24-36 ore la città dovrebbe errendersi. Se qualche pazzo militare volesse ancora continuare si lancerebbe un commando di elicotteri sull'acquetoddo di Montorio.
Ora, quel che si vede, sono assalti simili a quelli della prima guerra mondiale o della guerra di Spagna con le massaie con fabbricano molotova.
L'occidente manda missili anticarro, ma per usari bisogna avvicinarsi a 30 metri ai carri, l'artigieria russa ha un raggio di azione di 9-15 km; queste armi anticarro in una guerra moderna sarebbero patetiche quanto i panzerfaust delle massaie e dei ragazzi che difendevano Berlino nel 1945.
Allora mi chiedo e vi chiedo, con l'esperienza che i russi hanno per combattimenti per strada (Stalingrado e Berlino) pensate che si impegolino in combattimenti nei centri urbani?
In sostanza mi sembra che i russi non stiano combattendo una guerra come dovrebbe essere combattuta per essere vinta, ma siano indifferrenti alle perdite, in una logica che tanto più la guerra sarà feroce e spietata tanto più alta sarà l'unione dei russi.

Qualcuno ha letto "Per chi suona la campana" di Hemigway? Il protagonista deve sar saltare un ponte dopo che i fascisti hanno lanciato il loro attacco in modo che restino tagliati fuori dalle basi logistiche e siiano esposti al contrattacco delle forze repubblicane. Ebbene, andate su Google Earth e seguite la strada che da Chernobyl scende a Kiev, c'è un unico ponte. Non un unico ponte sulla strada, ma un unico ponte su un fiume che separa Kiev dalla Bielorussia con, ai lati, km e km di palude. Logica militare vorrebbe che fosse stato minato e fatto saltare mentre i russi scendevano da Nord. Qualcosa del genere è stato fatto da un Pietro Micca Ukraino presso Mariupol; su questo ponte nulla; ne' prima, ne' dopo.
E non ho nemmeno notizia di azioni  russe di commando come quella tedesca su Eben Emael nel 1940; non si ha notizia di contrattacchi, di infiltrazioni di partigiani per distruggere questo ponte vitale; niente. Qualcosa di simile vi è relativamente ai combattimenti attorno a Karkhiv, ma le notizie dagli altri fronti non sono così evidenti come la discesa dei russi da Chernobyl.
Allora mi chiedo e vi chiedo: ma gli ukraini voglio combattere la guerra o vogliono solo produrre più morti (loro) possibile per far sgorgare lacrime dall'occidente?

Spero veramente di sbagliami, ma credo che sia alla NATO che alla Russia faccia comodo una lunga guerra