BRUNO CARDINI

Libera_mente

Se il cielo fosse bianco di carta

Ivan Della Mea mise in musica il tremendo testo di una lettera fatta uscire dal campo di sterminio di Pustkov. La lettera era di un ragazzo di 14 anni che si chiamava Chaim. Chaim morì nel 1944

Chaim lanciò la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo; fu fortunosamente raccolta e conservata fino alla liberazione.
La lettera è pubblicata nelle Lettere dei condannati a morte della resistenza europea. "Se il cielo fosse bianco di carta..." è un'espressione derivante dal Talmud. In ebraico, il nome Chaìm significa "vita.

 

 

Se il cielo fosse bianco di carta
e tutti i mari neri d'inchiostro
non basterebbero per  scrivere a voi miei cari
quanta tristezza ho in fondo al cuore
quale il pianto quale il dolore
intorno a me

Ci sveglia l'alba nel livore
di noi sparsi nella foresta
a tagliar legna seminudi
coi piedi scalzi e sanguinanti
ci hanno scarpe e mantello
dormiamo in terra

Quasi ogni notte come un rito
ci danno la sveglia a bastonate
Franz ride e lancia una carota
e noi come larve affamate
ci si contende unghie e denti
l'ultima foglia

Due ragazzi sono fuggiti
ci hanno raccolti in un quadrato
uno su cinque han fucilato
e anche se io non ero il quinto
non ha domani questo campo
e io non vivo

Questo è l'addio a tutti voi
genitori cari
fratelli amici
vi saluto e piango
Chaim